18/19 Maggio
Weekend con ritorno a gare competitive e che gare!!!!!!!!
Miglio di Vignate con i nostri milers Decio e Pino
21k di Cernusco S/N con l’esordio ufficiale in società di Andrea Pistoni oltre a Federico Cassoli
e Monza Montevecchia trail (MoMot) con ben 3 squadre dell’Atletica Lambro
Prima di lasciarvi alle sensazioni di Ludo vorrei fare un ringraziamento a Beppe Mangione per il reportage fotografico.
“Durante il cross per tutti, quando la temperatura scende sotto lo zero ed il sangue fatica ad arrivare al cervello dopo lo sforzo fatto in gara, può capitare di prendere decisioni avventate.
La mia è stata quella di iscrivermi alla Mo.Mot. ma per fortuna alcune decisioni sconsiderate si trasformano in avventure indimenticabili!
La gara si ispira alla leggenda del Re Carlo di Triuggio che, scoperto dalla moglie Mariuccia di Lesmo mentre amoreggiava con un’amante in una stanza della Villa Reale di Monza, dovette darsi ad una fuga rocambolesca assieme al suo fidato vassallo Egidio, inseguito dai cani sguinzagliati dalla consorte fino al Santuario di Montevecchia!
Beh, Domenica le coppie in fuga erano tre: Tom Collin e Alberto Proietti, Enio Balestrieri e Roby Pellegrino, Maurizio Rollo ed il sottoscritto. Ad accompagnarci un’ammiraglia di lusso, Beppe Mangione con la sua bici da corsa, alle nostre spalle non avevamo cani feroci ma altre 197 coppie pronte ad affrontare lo sfidante ma bellissimo percorso che si sviluppa dal Parco di Monza a Montevecchia passando per l’alta valle del Lambro con i suoi gelidi guadi e fra le campagne fangose e impervie della Val Curone con un dislivello positivo di 700m.
L’organizzazione perfetta del Monza Marathon Team e dei tanti volontari, il clima favorevole e lo spirito di aggregazione che permea la manifestazione hanno reso la giornata perfetta!
Senza soffermarsi troppo sui dettagli tecnici e tattici inerenti alla gara ( spoiler: è tosta come dicono!) ciò che veramente rimane sono le emozioni che ognuno ha vissuto…
La gioia di Enio nel vedere i Cresimandi della Parrocchia di Rogoredo venirci incontro per darci un cinque, le risate con Maurizio quando punito dalla “sfiga del santuario” ( 150 scalini da fare dopo la salita a Montevecchia) cadevo a terra vittima dei crampi come Re Carlo lo fu dei cani, la determininazione di Roby nella sfida con la natura che ha il potere di farti innamorare e restituirti l’entusiasmo e l’energia necessari per arrivare alla fine, la grinta gentile e sempre sorridente di Tom e Albi, l’immenso spirito di squadra di Beppe che si è fatto più di 50km in bici per supportarci, documentando l’impresa e che ha poi deciso di correre l’ultimo km in compagnia dei cugini di campagna!
Compagni dell’Atletica Lambro, pensateci bene l’anno prossimo e non abbiate dubbi: questa è una gara da vivere!”